(Elektra, 1991)
È il grimaldello per il successo planetario (primi in America e Inghilterra e 18 milioni di copie vendute). Il suono veloce degli esordi lascia il posto a un heavy metal ragionato, con la produzione di Bob Tock che stempera anche la voce di Hetfield e regolarizza la batteria di Lars Ulrich, per una scaletta di hit senza precedenti. Se con l’esordio la band aveva creato il thrash metal, con questo “Black Album” (è il titolo che gli danno i fan vista la confezione completamente nera), hanno il merito di portare le chitarre elettriche nelle case di tutti gli americani. Canzoni come Enter Sandman, The Unforgiven, Sad But True e soprattutto la ballata sofferta Nothing Else Matters, li innalzano, loro malgrado, nell’olimpo delle rockstar.
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