(Island, 1975)
Un disco di passaggio, non così effervescente e originale come i primi due, ma importante per l’approdo alla discreet music di lì a poco. Eno alterna lavoro di gruppo (con musicisti amici, da Fripp a Lohn Cale e Fred Frith) a ricerche da solo con tastiere, elettronica e “suoni naturali”. Scrive buffe canzoncine ballabili (I’ll Come Running) ma disegna, anche e soprattutto, straordinari paesaggi immaginari.
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