(RCA, 1975)
Arrangiato da Maurizio Fabrizio, il secondo tentativo riesce a evocare il mondo musicale che Branduardi ha in mente. La Luna, Tanti Anni Fa, Notturno, e la notevole Confessioni Di Un Malandrino presa a prestito dal poeta Esenin sono i momenti migliori di un disco affascinante e ben equilibrato tra composizioni arrangiate con semplicità acustica e “pieni” orchestrali che Branduardi riesce a tenere sotto controllo con una sola apparentemente fragile timbrica vocale.
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