(I Dischi del mulo/Virgin, 1993)
Chiusa l’avventura dei CCCP, con la sigla di Consorzio Suonatori indipendenti (a fare ironicamente il verso alla Comunità degli Stati Indipendenti che per breve tempo prenderà il posto della disciolta URSS) Giovanni Ferretti e Massimo Zamboni si uniscono a Gianni Maroccolo, illustre ex Litfiba, Francesco Magnelli e Giorgio Canali, per un album registrato al Museo di Arte Contemporanea di Prato in compagnia di Üstmamò e Disciplinatha.
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