(Capitol, 1977)
“L’altro” disco dei Kraftwerk, quello che li stacca dal magma cosmico di Tangerine Dream, Popol Vuh, Amon Düül II e Klaus Schulze, consegnandoli al pop internazionale. Non sono loro che vanno verso il mainstream, è il mainstream che va verso di loro (“From station to station back to Dusseldorf City, meet Iggy Pop and David Bowie”, dicono nei testi). Ora il viaggio è in treno e non in auto, con l’incessante ritmo delle ruote sui binari e improvvisi interventi di passaggi a livello, spostamenti d’aria e note per i turisti. Profetica Showroom Dummies, che sembra anticipare l’estetica delle generazioni techno a venire. La versione tedesca su etichetta Kling Klang si intitola Trans-Europa-Express.
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