(Virgin, 1986)
L’indiscusso capolavoro dell’artista, uno dei dischi più belli e influenti non solo degli 80 ma di tutta la storia del rock. Un album che riesce a conciliare profondità e leggerezza, impegno e bell’ascolto, con una varietà stilistica che appassiona e convince: dal rock venato di melodramma di Red Rain alla delicatezza ritmica di Mercy Street, dall’Africa trasfigurata di In Your Eyes (con la voce di Youssou N’Dour) alle rimembranze Stax di Sledgehammer e Big Time fino a This Is The Picture, algido sguardo al nuovo mondo pop rock con il contributo di Laurie Anderson. Gabriel prende a prestito temi e modelli ritmici del patrimonio etnico planetario, amato e diffuso grazie alla sua etichetta Real World, e li intesse in un suo personalissimo kilim sonoro, antico e futuristico. Fra i momenti più emozionanti Don’t Give Up, duetto con Kate Bush sulla drammatica realtà della disoccupazione in Gran Bretagna negli anni yuppies della signora Thatcher.
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