(Parlophone, 1966)
Notevolmente rivalutato in anni recenti, Revolver è per molti il disco più bello dei Beatles. È il primo lavoro apertamente psichedelico, nelle ispirazioni e nelle composizioni, una patina colorata celata sotto una copertina in bianco e nero, non la più famosa ma sicuramente la più bella di tutto il catalogo. È l’inizio dell’ultima fase stilistica dei Beatles, ufficialmente in quattro, in realtà con George Martin, preziosissimo e geniale arrangiatore. Eleonor Rigby, Here There And Everywhere, Good Day Sunshine i nuovi classici; I’m Only Sleeping, She Said She Said, Doctor Robert, Tomorrow Never Knows le pillole ad alto potenziale lisergico. Per tornare con i piedi per terra è sufficiente Yellow Submarine, ma è veramente l’unica cosa semplice di tutto il disco.
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