Per pulire un vinile bisogna innanzitutto capire se si tratta solo di povere, di sporcizia lieve o di danno. Questi fattori sono importanti non solo per capire quale metodo di pulizia adottare in modo da arrecare minori danni possibili al disco ma anche perché se il disco è tenuto male, diventa incline al “CLIC & POP” ovvero quei suoni/rumori fastidiosi che a volte risultano potenzialmente dannosi per il nostro giradischi o impianto.
Se sul disco è presente solo polvere si può evitare il cosiddetto “lavaggio” e sarà sufficiente spolverarlo con delle apposite spazzole antistatiche in fibre di carbonio. Queste spazzole hanno ottime capacità di andare fino in fondo ai solchi e pulire per bene il vinile senza arrecargli alcun danno. Oltre alle spazzole ci sono anche i rulli: semplicemente si poggia il vinile su una superficie piana e si passa il rullo seguendo la direzione e il raggio del vinile.
Per pulire correttamente un vinile molto sporco invece è necessario:
– un sapone adatto, ovvero un prodotto liquido apposito per la pulizia dei dischi;
– acqua distillata, demineralizzata;
– far asciugare naturalmente all’aria, senza panni o addirittura phon;
– non bagnare il centro del disco, bagnando così la parte di carta.
Quando si utilizzano liquidi per pulire i dischi bisogna essere certi di utilizzare dei prodotti specifici e affidabili.
Esistono in commercio anche delle macchine lavadischi (come quella nella foto) dove il disco viene immerso in un apposito liquido che scioglie le impurità e il grasso che si deposita nei solchi. Due spazzole contrapposte effettuano il lavaggio trattenendo e detergendo i solchi. Al termine del lavaggio il disco viene posto ad asciugare su uno scola-disco dove il liquido viene filtrato e recuperato per futuri lavaggi.
Pingback: COME PULIRE IL VINILE | Feedelissimo Musica
Very great post. thank you!